La piazza XXIV maggio, un tempo detta "del mercato di porta ticinese" (qui si svolgeva un mercato di frutta e verdura) si caratterizza per la presenza della porta monumentale progettata dal Cagnola.
La porta fu commissionata da Napoleone per celebrare le proprie vittorie, tant’è che fu battezzata “Marengo” quando i lavori vennero iniziate nel 1802.
L'opera tuttavia venne portata a termine, dopo varie interruzioni, solo nel 1815, quando la battaglia di Waterloo aveva ormai decretato la sconfitta del generale francese. Con il congresso di Vienna e l’arrivo degli Asburgo, sulla porta fu incisa una frase del tutto neutrale e ben augurante: PACI POPULORUM SOSPITAE, cioè “alla propizia (oppure liberatrice, se preferite) Pace dei popoli” (il Rovani traduceva più sarcasticamente: alla pace dei popoli sospetta).
Stendhal, nei suoi viaggi, ha lasciato scritto: "La porta di Marengo (sbattezzata dai reazionari del luogo) è bella senza essere copiata dall’antichità, mentre la borsa di Parigi sarà solo la copia di un tempio greco" (per Stendhal e Milano: clicca qui).
Sotto la porta scorreva lo scaricatore della Darsena, il "Ticinello", che poi proseguiva all’esterno del bastione di porta ticinese per piegare infine verso sud, verso il Gentilino, ed uscire dalla città.
Vediamo quest'opera idraulica nella bella foto del Brogi, risalente al 1870 circa, ed in una mappa della città del 1860.
Il Ticinello venne poi interrato negli anni 1948/1950, ma i lavori iniziati nel 2014 per la riqualificazione della piazza ne hanno riportato alla luce una piccola parte.
Fino al 1870, poco distante, e precisamente all'incile del naviglio pavese, si trovava il famoso Trofeo Fuentes (clicca per saperne di più).
ante 1864 (facciata di sant'Eustorgio ancora originale) |
mauro colombo
ottobre 2014
ultimo aggiornamento: maggio 2015
ultimo aggiornamento: maggio 2015