mercoledì 11 novembre 2015

Quando Milano ospitò il GP di Formula 1 (1947)



milano gran premio formula 1

Terminata la seconda guerra mondiale e i suoi terribili bombardamenti, quando ancora la città lottava per il ritorno alla normalità, l'inaugurazione della ricostruita Scala l'11 maggio 1946 (con il concerto diretto da Arturo Toscanini)  segnò l'inizio di un periodo nuovo. 
Era il segnale che bisognava guardare avanti, bisognava tornare a vivere.
Riprese così il campionato di calcio, ed anche lo sport automobilistico, che in Italia vantava grandi successi e appassionati, doveva  ricominciare. Dal 1938 il Gran Premio automobilistico era sospeso, ora bisognava resuscitarlo in fretta!
La celebre pista di Monza (inaugurata nel lontano 1922, con il 2° gran premio Vetturette) era però del tutto inagibile: durante il conflitto era stata utilizzata come deposito per i documenti dell'ACI, e persino quale ricovero per gli animali "sfollati" dallo zoo cittadino. 
monza autodromo deposito ARARInoltre, poco dopo la Liberazione, l'autodromo fu scelto quale immenso deposito ad uso dell'Azienda Rilievo Alienazioni Residuati, che qui fece confluire migliaia di automezzi militari (o parti di essi) pronti ad essere venduti per la conversione ad uso civile.
Come se non bastasse, nel maggio del 1945 vi si tenne una imponente parata di carri americani e alleati, con conseguente sgretolamento del fondo del circuito.

monza carriarmati tank americani in sfilata Sherman


Insomma, unica soluzione per disputare regolarmente il Gran Premio d'Italia, era quella di trovare un circuito alternativo a Monza.
Così, nel 1947, domenica 7 settembre, il GP si svolse a Milano, lungo un circuito che si snodava attorno alla Fiera campionaria.
Ecco in una mappa d'epoca il percorso, di circa 3.500 metri:

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Viale Duilio, viale Boezio e viale Cassiodoro, quindi la svolta in viale Senofonte. Poi viale Spinola, via Berengario e viale Eginardo. Da qui via Colleoni e, infine, piazzale Damiano Chiesa: una rotonda ideale per portare le auto indietro con un curvone, di nuovo verso la Fiera.

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Le cronache ci raccontano di ben 100.000 spettatori, e di 24 vetture al via, quasi tutte Alfa Romeo e Maserati.
L'Alfa, che giocava in casa,  rispolverò il progetto del 1937, mettendo in pista la  158, un 1.500 di cilindrata con compressore da 249 cavalli, detta "Alfetta".

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Trossi milano gran premio formula 1
Carlo Felice Trossi
La bolognese Maserati si affidò invece alla scuderia Milan di Mario Speluzzi, che presentò un motore da 250 cavalli con doppio compressore.
La gara fu vinta da Carlo Felice Trossi (su Alfa Romeo numero 30), che dopo 100 giri battè di un solo centesimo Achille Varzi (anch'esso su Alfa Romeo), alla media di 113,42 km/h.
Quinto posto per il milanese Alberto Ascari (su Maserati), un nome che diventerà poi leggenda.
gazzetta sport gran premio formula 1


Gran premio milano: ascari villoresi trossi varzi
Ascari, Villoresi, Trossi e Varzi prima della partenza.
Qui, un video dell'evento.




mauro colombo
novembre 2015
maurocolombomilano@virgilio.it