Tra i vari edifici pubblici della Milano capitale dell'impero romano, oltre al Circo (del quale abbiamo parlato in un apposito articolo), molto caro ai milanesi era anche l'Anfiteatro.
Vero richiamo per l'intera popolazione di Mediolanum, l'anfiteatro era destinato ad ospitare gli spettacoli gladiatori, lotte tra uomini e bestie feroci, ma anche pubbliche esecuzioni.
Venne edificato nei primi decenni del I secolo d.C.
Si trovava poco fuori le mura, oltre Porta Ticinensis, e poteva contenere 20.000 spettatori.Nel corso del V secolo venne progressivamente demolito per recuperarne i materiali di costruzione, prevalentemente i blocchi di pietra, che confluirono in buona parte nella basilica di San Lorenzo ma anche nei rinforzi delle mura cittadine (proprio in zona è stato appena rinvenuto, durante gli scavi per M4, un tratto di muro costituito da conci romani impastati con malte altomedievali).
Le indagini archeologiche iniziate negli anni trenta del novecento ne hanno permesso l'esatto posizionamento (tra l'attuale via Arena, via Conca del Naviglio e via De Amicis), nonchè le sue misure, davvero notevoli: 155 metri x 125 metri.
Quel che resta oggi, e che possiamo visitare, è purtroppo davvero poco: solamente le fondazioni (parziali) sono visibili entrando nel "Parco archeologico dell'anfiteatro romano", ricavato alle spalle di un ex monastero femminile.
Se fosse sopravvissuto, oggi lo potremmo ammirare probabilmente con gli stessi occhi di chi ammira il Colosseo a Roma o l'Arena a Verona (e come accade in tante città, anche straniere, dove anfiteatri o arene romane ancora resistono).
Ecco una realizzazione grafica di come oggi apparirebbe la zona (disegno di Matteo Pantaleoni):
Mauro Colombo
luglio 2018
maurocolombomilano@virgilio.it