venerdì 1 agosto 2014

Marchi motociclistici milanesi (parte I) A-L



La storia motociclistica italiana, così ricca di nomi, di modelli, di vittorie in campo agonistico e di vendite in termini commerciali non sarebbe stata la stessa se a farla grande e conosciuta non fosse intervenuta anche la produzione milanese, presente con un numero sterminato di marchi.
Questo lavoro ha inventariato tutti i marchi motociclistici nati e sviluppatisi a Milano, cercando anche di specificare per ciascuno di essi, oltre al periodo di attività, qualche cenno storico laddove si sono potute reperire notizie a riguardo. Se infatti spiccano nomi celebri e ricordati ancora oggi come Gilera, Bianchi, Parilla, altri marchi minori, che magari produssero per pochi anni e pochi esemplari destinati perlopiù ad un pubblico locale, hanno lasciato dietro di se pochissime tracce se non il solo nome presso la camera di commercio dove vennero iscritte le relative ditte o società.
Nello scorrere l’elenco si potranno notare alcune curiosità, come ad esempio le moltissime fabbriche nate agli albori del motociclismo, fabbriche che però sopravvissero pochi anni, se non addirittura due o tre (o meno!). Il nuovo mezzo di trasporto (fino agli anni venti alquanto complicato sia da guidare sia da mantenere) attirò infatti in questo settore molti produttori già ferrati in campo meccanico e ciclistico, che vollero tentare di incrementare i guadagni con qualcosa di troppo grande e non ancora alla portata del pubblico. Altre fabbriche erano invece piccoli laboratori artigianali, in grado di preparare solo prototipi oppure pochissimi esemplari, insufficienti per ammortizzare i costi.
Si può notare anche la falcidia di attività legata al secondo conflitto mondiale, salvo nei rari casi in cui l’Esercito commissionò veicoli militari.
Nel dopoguerra invece, in un momento caratterizzato da pochi soldi ma da grande fame di mezzi di trasporto, spuntarono a decine ditte e officine semi-artigianali che applicavano motori di piccola cilindrata ai telai di biciclette, attività che tuttavia, dalla metà degli anni cinquanta, venne riassorbita dal lento ritorno alla normalità e al progressivo aumento di domanda di veicoli tradizionali e non più di fortuna.
Il boom dell’automobile, negli anni Sessanta, decretò per moltissimi marchi milanesi, come del resto per quelli italiani in generale, un crollo delle vendite e chiusure a catena. Si salvarono solo i grandi marchi con produzione destinata anche all’estero, pure costretti in molti casi a ripiegare su piccole cilindrate, destinate ai giovani e in generale ad una clientela poco dotata di denaro (si pensi che persino la Moto Guzzi, marchio lombardo celebre, vittorioso in centinaia di competizioni, fornitore dell’esercito e molto apprezzato all’estero, dovette ritirarsi dalle competizioni e ripiegare, per salvarsi, sui ciclomotori, che non richiedevano, all’epoca, assicurazione e patente di guida).
N.B.: Data la difficolta nel reperire alcune informazioni, non si esclude che nell’elenco figurino marchi non propriamente milanesi, oppure non compaiano marchi sfuggiti purtroppo all’appello. Pertanto, ogni segnalazione per migliorare il contenuto di questo lavoro sarà ben accetto.


Bibliografia:
De Cet M., Enciclopedia delle motociclette, 2008
Wilson H., Enciclopedia della motocicletta-versione italiana, 1996


MARCHIO
ANNI DI ATTIVITA’
Acerboni
1939
Acix
1925
AD
1926-1927
Alba-Mazzucchelli
1925-1928
Aldbert
Produzione di motori a due tempi da 49 a 173 cc e da 174 a 246 cc con valvole in testa.
1952-1959
Aliprandi
I fratelli Aliprandi produssero un numero limitato di motociclette da 173 a 498 cc, montandovi motori Moser, Jap e Sturmer-Archer.
1925-1930
Altea
Alberico Seiling, produttore della MAS e delle Seiling, costruì moto da 196 cc con valvole in sospensione posteriore cantilever
1939-1941
Amboldi
1926-1928
Amisa
Produzione di piccoli veicoli commerciali a tre ruote, seguiti da una motocicletta leggera con motore Rumi da 125 cc.
1949-1950
Ancora
Motociclette con motori a due tempi Villiers da 147 a 347 cc. Dal 1936 il nuovo proprietario, Umberto Dei, costruì modelli da 60 a 98 cc. Dopo il 1939 fu usato solo il nome Dei.
1923-1952
Ancoretta
1952
Angelino
1925
Anzani
Nel 1907 in Francia il pioniere italiano Alessandro Anzani iniziò a costruire motori per aerei e motociclette. Dopo aver fondato una ditta nella natia Milano, nel 1922 costruì una bicilindrica a V da 500 cc con valvole in testa e alcune versioni da 750 e 1000 cc con valvole laterali.
1920-1927
Aquila
Produsse un numero limitato di moto da 48 a 174 cc tra cui una 175 con albero a camme in testa.
1953-1955
Aquila rossa
1926-1927
Arbos
1952
Ariz
1952-1954
Aspi
Costruì motori per biciclette e, in seguito, bicilindriche da 125 cc con trasmissione ad albero.
1946-1949
Asso
Monocilindrica da 175 cc con valvole in testa
1927-1931
Astoria
Utilizzò dapprima motori Ajax da 250 e 500 cc. Nel 1935 costruì i propri motori, ma cessò l’attività l'anno dopo.
1934-1936

Astoria
Produsse una moto con motore da 498 cc con valvole in testa. Alcuni modelli montavano motori Villiers o altri di propria produzione.
1947-1958
Atala
La Atala, nata come fabbrica di biciclette, costruì prima della guerra motociclette dotate di motori JAP e Blackbume. Dopo la guerra produsse ciclomotori con vari motori. Nel 1977 fu rilevata dalla Rizzato, che proseguì con lo stesso nome la produzione di ciclomotori e, in modo discontinuo, quella di moto.
1924-1977
Autolux
1938-1946
Ayrton
1905
Azzara
1925
Bacchi
1923-1927
Bantam
1947
Barison
1919
Bazzano & Gaspari
1925
Bellon & C
1922
Bianchi
Edoardo Bianchi nacque a Milano il 17 luglio 1865, e crebbe nell’orfanotrofio dei “Martinitt” (di cui fu per tutta la vita uno dei donatori più generosi), ove gli erano stati insegnati i primi rudimenti della meccanica.
Nell’agosto 1885 aprì una bottega in via Nirone 7 per dedicarsi alla meccanica varia: tra strumenti medici e ruote di carrozze, campanelli e attrezzi da cucina, iniziò anche a riparare le prime biciclette. Ben presto, attratto da tale mezzo di trasporto, si cimentò nella produzione di un velocipede di alta qualità con i materiali migliori a disposizione.
Nel 1888 allargò la sua officina, aprendola in via Bertani, ed iniziò ad adottare l’invenzione del veterinario scozzese John Dunlop (la camera d’aria di derivazione animale, il famoso “budello”) e ad offrire alla propria clientela un prodotto così d’avanguardia.
Trasferitosi per allargarsi nuovamente in via Borghetto, venne invitato dalla Regina Margherita, in vacanza a Monza, presso la reggia, affinchè fornisse alla sovrana una apposita bicicletta con la quale imparare a pedalare nell’immenso parco. Costruì una bici di undici chili, celeste che portava sul telaio lo stemma in oro dei Savoia.
Da allora fu un successo clamoroso: insignito del titolo di Fornitore della real casa, fu necessario allestire un vero stabilimento con catena di montaggio dalle parti della Bicocca per soddisfare le richieste di biciclette uguali a quella della regina.
Dal 1912 la Edoardo Bianchi presentava un catalogo che comprendeva biciclette, motocicli e motocarri, assemblava le moto da corsa per Tazio Nuvolari ed anche la favolosa e lussuosa automobile usata da Papa Pio XI.
Dopo la grande guerra venne aperto l’immenso stabilimento di viale Abruzzi, dal quale passarono i più grandi ciclisti e corridori di tutti i tempi.
Tra le motociclette di maggior successo ricordiamo la Freccia celeste 350 cc, che tra il 1925 e il 1935 portò Tazio Nuvolari cinque volte alla vittoria, il Pordoi, il Tonale, l’Aquilotto.

1889-1967

Nuvolari Bianchi
Bianchi Bianchina



Blackbume
1920-1926
Boassi 1950
Bolzoni 1926-1927
Bonini
1926-1927
Bonzi & Marchi
1913
Bordone
1935-1957
Borghi
1905-1909
Bottari
1951
Brambilla
1908-1914
Breda
Bicicletta con motore a due tempi da 65 cc.
1946-1951
Bucher, poi Bucher & Zeda
Costruzione di monocilindriche a quattro tempi da 342 a 568 cc. Dopo la prima guerra mondiale tentò di risollevarsi dalla crisi con nuovi capitali producendo, senza fortuna, una monocilindrica da 500 cc.
1905-1918
1919-1920
Bucher zeda milano
Calamida
1925
Calcaterra
Costruì una motocicletta a due tempi da 175 cc.
1926-1927
Calvi
Produsse una monocilindrica a quattro tempi da 280 cc.
1923-1925
Cantini
1926-1927
Car.dani
Di Carlo Savarè e Daniele Fontana, produsse una moto da corsa a tre cilindri da 498 cc con doppio albero a camme e quattro valvole per cilindro, mai entrata tuttavia nella produzione in serie.
1967-1969
Casoli
1928-1933
Cassani
anni 50
Cattoni
anni 50
Cavallino
anni 50
Cervinia
1950
Cislaghi
Costruttore di una grande ruota entro la quale trovavano posto il motore e il pilota, e apparentemente capace di raggiungere i 100 chilomentri orari. Non ottenne i favori del pubblico, e rimase una sorta di prodotto sperimentale.
1922-1927
Clipper
1948
Colibrì
1923
Colombo
Produzione di moto leggere.
1923-1926
Comfort
Motociclette equipaggiate con motori Bradshaw, Barr & Stroud e Blackburne.
1923-1926
Confort
1948
Coppa
1904-1907
Cozzo
Produzione di una monocilindrica da 175 cc con cilindro orizzontale, albero a camme in testa, trasmissione ad albero e telaio a trave.
1954-1955
CP
1925
Croce
1925-1930
DC Scoiattolo
1947
De Vecchi e Strada
Dopo un biennio di attività come officina per riparazioni, la s.a.s. viene ufficialmente costituita il 25 novembre 1905 da Giuseppe De Vecchi (gavetta presso la Prinetti e Stucchi) ed Ettore Strada.  Comincia con la produzione di motocicli ma ben presto si converte all'automobile. La prima sede fu in via Bertani 16, poi via Peschiera 2.
1903-1919

DEI
Umberto Dei era un fabbricante di biciclette, che tentò ben presto la produzione, non fortunatissima, di motociclette monocilindriche a quattro tempi di tipo convenzionale.
La produzione riprese nel 1934 dedicandosi a bici e a moto leggere con motori Sachs da 74 e 98 cc, seguite da modelli dotati di Villiers e JAP da 250 e 500 cc. Nel 1940 costruì una moto dotata di motore Sachs da 98 cc e una bici motorizzata da 60 cc.
Dopo la seconda guerra mondiale la ditta produsse ciclomotori con il motore Mosquito della Garelli e motociclette con motori Sachs da 150 cc.
1903-1914
1934-1966
Delta
1947
DEMM
I fratelli Demm produssero una serie di moto leggere, da ciclomotori a due tempi da 50 cc a moto da 175 cc con albero a camme in testa e trasmissione ad albero. Fornirono inoltre i propri motori ad altre case.
1953-1982
Dionisi
Alberto Dionisi, fabbricante di motociclette a due tempi da 123 cc.

 1924-1927
Doninelli
1939
Doniselli
Fondata dai tre fratelli Doniselli nel 1919 come fabbrica di bici, e poi veicoli commerciali a tre ruote prima della seconda guerra mondiale, Doniselli costruì lo scooter Vedetta con motore Demm da 49 cc e alcuni ciclomotori.
Nel campo agonistico ha ottenuto, negli anni 50-60, notevoli successi sia in campo nazionale che internazionale.

1934-1973
Empolini
1930-1982
Eolo
Costruì motori per bici da 46 cc.
1950-1953
Eurocross
Costruì moto da cross con motori a due tempi Aermacchi da 125 cc.
1969-1970
Evans
1924
Excelsiorette
Bici motorizzate
1924-1926
Faggi
Produsse motociclette leggere convenzionali con motori Villiers.
1950-1953
F.B. poi FB Mondial
La ditta F.B. fu fondata a Milano dai fratelli Boselli nel 1933 per la produzione di grossi motocarri. Successivamente si dedicò alle mot vere e proprie.
Dopo la guerra Giuseppe creò la marca Mondial (la sigla FB era un tributo all'esperienza precedente), e nel 1949 vide la luce la sua prima moto, una 125 cc a due cilindri con doppio albero a camme in testa disegnata da Alfonso Drusiani, che vinse il campionato mondiale della sua classe.
Seguirono scooter e motociclette a due e quattro tempi. La marca entrò in crisi negli anni '60 e a metà degli anni '70 produsse solo ciclomotori e moto motorizzate Sachs. Chiuse nel 1979.

1936-1946
1947-1978

Ferrari
Produsse poche ma ottime motociclette a due tempi da 125 fino a 160 cc; nel 1954 apparve un modello da 175 cc con doppio albero a camme in testa.
1953-1956
Ferraris
Biciclette con motori Peugeot
1903-1904
Fert
Ferruccio Calamida costruì una moto dotata di motore da 175 cc con albero a camme in testa e trasmissione ad albero.
1926-1929
FG
anni 30
FIAM
motociclette leggere
1923-1925
Fieschi
1925
Figini & Lazzati, poi solo Figini
Luigi Figini costruì la sua prima moto applicando un motore monocilindrico sul montante del sellino di un telaio di bicicletta.
1898-1901
1901-1910
Fimer
1952-1957
Finzi
Moto con motore trasversale bicilindrico a V da 650 cc con valvole laterali, frizione a singolo disco e trasmissione a catena. Non raggiunse mai la produzione in serie
1923-1925
FIT Quadrio
Bici motorizzate
1950-1952
FM Molteni
I Fratelli Molteni costruirono motociclette dotate di motori MAG e Bradshaw, telai, forcelle e parafanghi in lega. Sospesa l’attività con la guerra, nel 1950 la produzione riprese con uno scooter con telaio a trave in lega e motore a due tempi da 125 cc. Nel 1952 apparve una moto da 125 cc.
1925-1954

Focesi
Alberto Focesi dopo aver iniziato l’attività come fabbricante di biciclette, passò presto alla realizzazioni di motociclette (per le quali usò il marchio Gloria).
Le prime due tempi da 48 cc avevano un motore integrato in un braccio oscillante. Nel 1953 apparve un modello da 100 cc con valvole in testa e telaio in acciaio stampato, seguito da una 160 cc con forcella Earles.
1949-1955
Franchi
Moto e ciclomotori con motori Sachs da 50, 98 e 125 cc.
1950-1958
Freccia Azzurra
Scooter e moto con motori a due tempi a cilindro sdoppiato Puch da 125 cc e Sachs da 147 cc.
1951-1953
Fuchs
Costruì motori per bici e moto complete con motori a due tempi da 124 cc e da 159 cc con valvole in testa.
1955-1960
Fulgor
Motori per bici da 143 cc.
1922-1926
Fusi
Fondata da Achille Fusi, che in precedenza aveva prodotto le moto Ras con motori JAP, nel 1936 rilevò la CF e iniziò con il proprio nome la produzione di 250 cc, che riprese dopo la seconda guerra mondiale, insieme a quella di un ciclomotore con motore Garelli Mosquito.
1936-1955

FVL
Fondata dall’ex pilota Francesco Vincenzo Lanfranchi, costruì le sue prime moto con motori Moser da 124 e 174 cc. Dal 1931 la FVL produsse propri motori da 174 e 248 cc con albero a camme e valvole in testa.
1925-1935
GA
Bicilindrica a V Blackburne da 700 cc su telaio in acciaio stampato.
1925-1927
Galbusera
Produsse dapprima moto dotate di motori Rudge Python da 175 a 500 cc. Presentò alcuni progetti al Salone di Milano del 1938, ma la V4 a due tempi da 250 cc sovralimentata e la V8 a due tempi da 500 cc non entrarono mai in produzione. Dopo la guerra costruì moto convenzionali e veicoli a tre ruote da 175 a 500 cc con motori di propria produzione, Sachs e Villiers.
1932-1951
Galetti
1923-1927
Galimberti
Cesare Galimberti produsse versioni aggiornate delle moto di Maffeis
1930-1935
Garelli (S.S.Giovanni)
Fondata dall'ing. Adalberto Garelli, che aveva iniziato presso la Bianchi e poi presso la Stucchi.
Nel 1919 fonda a Milano la Moto Garelli s.p.a, dopo aver già progettato e collaudato una valida 498 c.c. A Sesto s.G. inizia a livello industriale la produzione della "sua" moto, tecnicamente senza precedenti (cilindro sdoppiato) con motore a due tempi. Alla fine degli anni '20 iniziò a produrre equipaggiamento militare. La produzione di motociclette terminò nel 1935.
Cessata la guerra, per soddisfare le richieste di mezzi di trasporto economici, la ditta produsse il motore Mosquito da 38 cc, che poteva essere fissato al montante inferiore di una qualsiasi bici e trasmetteva il moto alla ruota posteriore tramite un disco a frizione. Ne furono costruiti oltre un milione di esemplari. Nel 1961 si fuse con la Agrati e produsse una vasta gamma di ciclomotori e moto leggere fino a 125 cc. Negli anni '80 ritornò nel mondo delle corse, vincendo vari campionati mondiali 125 tra il 1982 e il 1987. La produzione di ciclomotori continua tutt'ora.
1919-1936
1945-oggi


Garlaschelli
Moto a due tempi di cilindrata limitata e alcune motociclette da 173 cc con valvole in testa.
1922-1927
Gazzella
Motori applicati a biciclette
1946-1954
Gazzi
Pochi esemplari di moto con motori di propria produzione da 173 cc con valvole in testa.
1929-1932
GG
1940
Ghia CF
1946-1947
Ghilardi e Canziani
anni 20
GIESSE
1947-1948
Gioiello
1950
Gilera
Fondata a Milano da Giuseppe Gilera, in corso XII marzo n.39.
Primo modello prodotto: VT 317 cc con motore verticale, che debuttò al Trotter il 25 giugno 1911, durante una gara che non portò a termine.
Successivamente l’attività venne spostata ad Arcore.
I modelli successivi utilizzarono motori a valvole laterali fino al 1929, quando riapparve la configurazione a valvole in testa. Successivamente acquistò i diritti della Rondine a quattro cilindri, che formò la base dei suoi modelli da corsa fino ai primi anni '60. Dalla metà degli anni '30 fu prodotta una serie di modelli da strada a quattro tempi di cilindrata fino a 500 cc; la famosa Saturno con valvole in testa apparve nel 1939. I modelli del dopoguerra erano basati sulle monocilindriche a quattro tempi e sulle bicilindriche da 100 a 500 cc (modelli Giubileo, Rossa, Turismo e Sport).
Nel 1969 fu acquistata dal gruppo Piaggio. Ancora attiva.
1909-oggi

gilera trotter 317
giuseppe gilera al Trotter
il 25 giugno 1911,
al debutto della 317 cc
gilera 317

gilera
Giordani OME
Motocicletta elettrica costruita da Emest Giordani; il motore da 6/12 V e da 250 watt le consentiva di raggiungere una velocità di 25 km orari.
1920-1922
Giuristi
1926-1927
Gloria, marchio della ditta Focesi,vedi
1948-1955
Gnesa Calcaterra
1921
Gnessutta
1899-1900
Gnocchi
1910-1914
GRIM
Motori applicati a biciclette
1945
GS motori
Motori applicati a biciclette
1950-1954
Guaraldi
(segnaliamo che altre fonti asseriscono essere una ditta di Lodi; potrebbe trattarsi di uno spostamento successivo degli impianti, o la costituzione della società avvenuta a Milano)

1905-1913
Guazzoni
Prima della guerra, i fratelli Guazzoni costruivano moto con motori Calthorpe. Nel 1950 furono prodotti modelli a due e quattro tempi da 125 a 250 cc e versioni da corsa e da fuoristrada a due tempi da 50 a 125 cc con valvole rotanti. Negli anni '70 la produzione si concentrò su ciclomotori e moto da 50 cc.

1936-1977
Guazzoni Grifo Milano
Guffanti di Musocco
1925
Guia
Moto leggera a due tempi da 125 cc con motore Sachs e telaio in acciaio stampato prodotta in pochi esemplari.
1950-1954
Guidetti
1926-1927
Harlette
1928
ICEMI
Costruì un numero limitato di moto con motori di propria produzione, Blackburne e JAP da 175 a 500 cc.
1926-1928
Idroflex
Moto con motori due tempi da 105 e 125 cc con cilindro orizzontale. Il motore era solidale con la sospensione posteriore.
1949-1956

Innocenti
Fondata dall'ing. Ferdinando Innocenti e stabilitasi a Lambrate, per quanto riguardo il settore motociclette ottenne gradi soddisfazioni con la Lambretta, in varie evoluzioni, e il piccolo scooter Lui.
Passata varie volte di mano dagli anni Settanta, la produzione motociclistica finì poi in India.
1947- 1971
Introzzi
1926-1927
Janga
1923-1924
JAP Garanzini
1922
Jolly
1952
L’alba
Produzione limitata di moto leggere costruite da Giorgio Valeri con motori tedeschi Alba da 198 cc con valvole in testa.

1924-1926
Lampo
Produzione limitata di moto leggere con motori a due tempi da 125 cc e a quattro tempi da 175 e 250 cc. La produzione si interruppe tra il 1928 e il 1929, quando venne costruito un modello da 175 cc con valvole in testa.

1923-1930
Lazzati
Motori DEDION applicati a biciclette
1898-1904
Legnano
Inizialmente fabbrica di biciclette, dopo la guerra costruì ciclomotori con motori Mosquito e Sachs.

1953-1979
mtot legnano cross
Leva
1926-1927
Levi Olivari
1939
Livraghi
1904-1905
LMV
1924-1925
Loro Vasco
1963
Losego
1926-1927

Continua a leggere la seconda parte, M-Z

mauro colombo
aprile 2008
ultimo aggiornamento: gennaio 2015