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palazzo Marino, sede del Comune e del Sindaco |
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Dalla metà del 1859, con la sconfitta degli Austriaci (che abbandonano la città il 5 giugno) e la conseguente annessione del Regno Lombardo Veneto ai Savoia, Milano fu inizialmente retta da alcuni podesta nominati da Vittorio Emanuele II.
Nel 1860 inizia (salvo, come vedremo, la parentesi fascista) la serie dei sindaci di Milano.
I primi sindaci
Antonio Beretta
Fu il primo sindaco della Milano libera, nominato il 26 gennaio 1860 dal re Vittorio Emanuele II.
Rimarrà in carica fino al 18 luglio 1867. Stabilì che la sede municipale fosse Palazzo Marino, appena passato in proprietà del Comune.
I lavori di costruzione della Galleria svoltisi sotto il suo mandato furono al centro di scandali che lo toccarono da vicino.
Giulio Belinzaghi
Sindaco dal 20 febbraio 1868 al 18 aprile 1884, e poi, di nuovo, dal 21 novembre 1889 al 28 agosto 1892, data della morte.
Durante il suo mandato si ebbe l'
annessione del Comune dei
Corpi Santi alla città di Milano (qui un
approfondimento).
Gaetano Negri
Letterato e scrittore con interessi in più campi, già assessore all’educazione e sovrintendente alle scuole municipali nella giunta di Belinzaghi, fu il primo sindaco non nobile della città. resse la città dal 1884 al 1889.
A lui si deve, nel bene e nel male, il Piano regolatore di Beruto.
Sempre sotto il suo mandato vi fu la rivolta della michetta, legata ai provvedimenti sul dazio al consumo (come
conseguenza dell'annessione dei Corpi Santi.
Convinse i conti Finzi a donare al Comune la villa e il parco di Gorla
per ospitare i bambini colpiti da rachitismo. La villa si trasformerà
poi anche in scuola civica per i poliomielitici e i motolesi. Ancora oggi persegue i medesimi ideali l'Associazione Gaetano
Negri onlus.
Un monumento lo ricorsa nei giardini pubblici Montanelli (via Palestro).
Giuseppe Vigoni
Noto esploratore e geografo, fu per un biennio sindaco, dal 1892 al 1894, e poi ancora dal 1895 al 1899.
Giuseppe Mussi
Laureato in giurisprudenza, di agiatissima famiglia, fu sindaco di Corbetta, e poi deputato, sempre molto attivo in politica.
Il 18 dicembre 1899 venne eletto Sindaco di Milano, rimanendo in carica sino al 16 dicembre 1903.
Morì nella sua villa di Baveno, in località Oltrefiume.
Il Novecento
Giovanni Battista Barinetti
Avvocato, assessore nella giunta di Mussi, fu sindaco dal 1903 al 1904.
Ettore Ponti
Nato in una facoltosa famiglia di Gallarate, proprietaria di importanti industrie tessili, fu benefattore dell'ospedale maggiore. Con i soldi avuti dallo zio fece erigere due padiglioni ospedalieri, chiamati Ponti e Moneta, che resistettero fino a pochi anni fa (abbattuti nell'ambito del progetto per il nuovo Policlinico).
Fu sindaco dal 7 febbraio 1905 all'11 maggio 1909, quando si dimise a causa dello "scandalo dei pompieri" (un certo numero di gentiluomini si incontrava furtivamente nella caserma dei Vigili del fuoco per avere rapporti omosessuali con gli stessi pompieri. Fu tirato in ballo anche il figlio del sindaco).
Bassano Gabba
Fu sindaco per un solo anno (1909-1910).
Avvocato, fu anche senatore e deputato.
Emanuele Greppi
Avvocato e storico, della famiglia dei
conti Greppi. Fu presidente della Società Storica Lombarda
(dal 1916 al 1930), della Società Storica per lo Sviluppo dell'Alta
Cultura e del Comitato lombardo per la Storia del Risorgimento.
Sindaco dal 1911 al 1913, introdusse l'illuminazione elettrica
delle strade, incrementò l'edilizia scolastica e i trasporti pubblici,
contribuendo inoltre alla creazione dei mercati generali. Nel 1912
promosse un progetto urbanistico le cui maggiori realizzazioni sono il
tracciato di Corso Italia e la apertura del tracciato dell'attuale corso Matteotti.
Emilio Caldara
Fu il sindaco della
prima guerra mondiale, in carica dal 1914 al 1920. La sua politica coincise ovviamente con il grave momento storico: puntò all'aumento dell'assistenza pubblica dei disoccupati
e dei ceti deboli. Lavorò sulle privatizzazioni, e nel 1916
municipalizzò la
Edison dando vita alla futura ATM.
Angelo Filippetti
Medico, nato ad Arona, restò in carica solo due anni, essendo stato ben presto esautorato (1922) dal Prefetto per aver appoggiato gli scioperi nazionali contro il governo Facta. Riposa al Monumentale.
Luigi Mangiagalli
Medico di vasta cultura non solo scientifica, iniziò la carriera come assistente all'ospedale maggiore di Milano nel 1874. Specializzatosi in ostetricia e ginecologia, divenne in questo campo un vero luminare.
Nel 1895 iniziò la carriera universitaria.
Nel 1905 promosse la fondazione degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano, e poco dopo l'Asilo Regina Elena.
Grazie al suo tenace impegno (avversato da ambienti universitari pavesi) riuscì a far inaugurare nel 1924 l'università degli Studi di Milano, le facoltà di medicina e chirurgia, giurisprudenza, lettere e filosofia, scienze, di cui fu subito Rettore.
Grazie a lui prese vita la clinica ostetrico-ginecologica oggi a lui intitolata, e l'istituto dei tumori.
Già senatore del Regno, fu sindaco dal 1922 al 1926, impegnandosi per il pareggio di bilancio ma anche per la realizzazione di importanti opere pubbliche (tra le quali la ferrovia Intra-Premeno, per unire agevolmente il lago Maggiore alle alture sovrastanti favorendo lo sviluppo turistico).
Terminò il mandato con l'introduzione della legge che prevedeva la figura del Podestà.
Un
busto lo ricorda presso l'Università Statale, in via Festa del perdono.
Il periodo fascista: i Podestà
Dal 1926, in seguito all'estensione anche ai Comuni con oltre 5000 abitanti della
legge 4 febbraio 1926, n. 237, che aboliva i sindaci elettivi istituendo i
podestà di nomina governativa, Milano vide il susseguirsi di ben 9 podestà: Belloni, De Capitani D'Arzago, Visconti di Modrone, Pesenti, Gallarati Scotti, Parini, Andreoni, Spinelli, Colombo.
Il dopoguerra e gli anni del boom
Antonio Greppi
Avvocato, fu il sindaco della "
liberazione", dal 1945 al 1951. Nominato dal
CNL all'importante ruolo in un momento di difficile transizione e di grosse difficoltà (Milano uscì dal conflitto con circa l'80% degli edifici distrutti o danneggiati, strade e tubature da ripristinare, carenza di alloggi, miseria, ....) si adoperò per riappacificare gli animi e per portare la città alla normalità.
Virgilio Ferrari
Medico, amministrò dal 1951 al 1961. Fu il sindaco della
rinascita di Milano, promosse la costruzione della
Metropolitana e dell'
aereoporto Forlanini. Alquanto discutibili furono tuttavia gli interventi urbanistici nel periodo del suo mandato, durante il quale entrò in vigore il
Piano regolatore 1953, che stravolse molte zone antiche della città.
Gino Cassinis
Ingegnere, preside di facoltà al Politecnico, fu sindaco per 3 anni, fino al 1964, anno della sua morte.
Pietro Bucalossi
Medico chirurgo di notevole fama, fu sindaco per un triennio, fino alle dimissioni date nel dicembre del 1967.
Sindaco del rigore economico, fu chiamato a risanare il bilancio comunale, che riuscì a portare in pareggio, in seguito a notevoli tagli agli sprechi della politica.
Inaugurò la Metropolitana Rossa.
Gli anni di piombo, la Milano da bere, e il terremoto "mani pulite"
Gli anni settanta e ottanta hanno visto un periodo dominato da sindaci del Centro sinistra:
Aldo
Aniasi (1921-2005), Carlo
Tognoli (1938-2021), Paolo
Pillitteri, Gianpiero
Borghini.
Gli anni novanta e il nuovo secolo
Dopo gli scandali che colpirono anche la politica cittadina e le inchieste di mani pulite, dal
1992 iniziò il periodo dei sindaci di
Lega e
Centro destra (Marco
Formentini, Gabriele
Albertini, per due mandati, e infine Letizia
Moratti).
Nel 2011, con circa
365.000 voti, fu la volta di
Giuliano Pisapia, per il centrosinistra.
Oggi
L'attuale sindaco, eletto nel giugno 2016 con circa 264.000
voti, è
Giuseppe Sala, per il centrosinistra. E' il 25°di questa lunga serie.
Lo stesso Sala, nelle elezioni dell'ottobre 2021, si conferma Sindaco con il voto di
277.478.
mauro colombo
C 2015
ultimo aggiornamento: luglio 2024