giovedì 8 febbraio 2018

La mai realizzata galleria di piazza Scala


scala brambilla casa rossa pestagalli beltrami comit
In giallo, casa Brambilla nel 1914

Nel 1911, terminati i lavori per la costruzione dell'imponente palazzo per la banca Commerciale Italiana su progetto di Luca Beltrami in piazza Scala, sul lato di via Case Rotte (vedi l'articolo dedicato alla piazza), l'interesse degli urbanisti si rivolse al lato opposto, il lato sud, quello che già ospitava il voltone della galleria.
scala galleria brambillaQuesto lato era caratterizzato dall'edificio chiamato "casa Brambilla", risalente alla seconda metà dell'ottocento. Era famoso per i suoi caldi inserti in cotto, tanto da valergli il soprannome di "casa rossa".
Il palazzo era sorto per iniziativa dei fratelli banchieri Pietro e Giovanni Brambilla, su progetto dell'architetto Pestagalli.
Passato in proprietà della banca Unione e poi del credito mobiliare italiano, fu acquistato infine dalla CoMit.
Nel marzo 1914 venne presentato alla stampa cittadina un impegnativo progetto: demolire il palazzo e costruire un lussuoso albergo, che ospitasse al suo interno una galleria commerciale, larga sei metri e alta 9.
Questa avrebbe dato riparo a innumerevoli negozi di lusso.
La galleria sarebbe sbucata in via Pellico, nel punto dove la via piega a gomito.
Secondo i progettisti, il tutto sarebbe stato pronto nel 1916.
Arrivò invece la guerra, e con essa la sospensione di qualsiasi iniziativa urbanistica.
Accantonato il progetto, il palazzo Brambilla venne demolito nel 1919, e nel 1924 il lato sud della piazza vide il nuovo edificio CoMit, anche questo di Luca Beltrami, quello che ancora oggi vediamo.

Mauro Colombo
febbraio 2018
maurocolombomilano@virgilio.it