Terminati i lavori di realizzazione dei giardini pubblici affacciati sul corso di Porta Orientale (corso Venezia) nel 1785 circa, si pensò di unirli scenograficamente alla cerchia dei navigli.
Il Piermarini ebbe allora un'idea molto apprezzata: realizzare un viale alberato, all'epoca chiamato "i boschetti", che vide la luce tra il 1787 e il 1788.
I Boschetti occupavano tutta la via Marina (dal nome di una nobile famiglia) tra il naviglio e
i nuovi giardini e furono realizzati
piantando due serie di cinque file di alberi allineati secondo la
lunghezza della strada, ma sfalsati rispetto alla larghezza, con al
centro una zona scoperta.
Il bel viale fu frequentato anche dal Foscolo e dal Parini, che ne hanno lasciato ricordi nei loro scritti.
Il bel viale fu frequentato anche dal Foscolo e dal Parini, che ne hanno lasciato ricordi nei loro scritti.
Nel punto in cui il viale piega leggermente verso nord, il Piermarini pensò di collocare la colonna votiva o croce stazionale che si trovava, ormai un poco trascurata, all'ingresso dello storico quartiere del Bottonuto.
Eccola rappresentata nel mezzo del Bottonuto in una mappa secentesca.
Eccola rappresentata nel mezzo del Bottonuto in una mappa secentesca.
Questa pregevole croce votiva era stata innalzata nell'antico quartiere nel 1606, e solennemente benedetta l’11 giugno 1607, dal cardinale Federico Borromeo, che la volle dedicare a S. Glicerio, vescovo milanese attivo tra il 436 e il 438. Rientrava nel novero delle numerose crocette pensate per il tempo di peste.
La colonna è in granito rosa di Baveno, e poggiava su quattro sfere di ottone. Alla sommità, naturalmente, vi fu collocata una croce votiva in ferro.
Il Piermarini dunque fece trasportare in via Marina la colonna, privata per evidenti ragioni della croce in ferro, dato che ormai doveva essere una colonna ornamentale e non più stazionale con finalità religiose. Sulla sommità fu posto un sole raggiante in bronzo.
Venne anche progettato e realizzato un nuovo e più maestoso basamento.
La colonna è ancora al suo posto, anche se, bisogna dirlo, non è certo molto valorizzata.
Oggi funge in pratica da colonna rotatoria per il traffico, con tanto di frecce stradali, e a pochi metri opera (fin dagli anni sessanta) un piccolo benzinaio, che davvero nulla c'entra in questa zona verde e storica di Milano.
mauro colombo
luglio 2015
maurocolombomilano@virgilio.it
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