Giorgio Scerbanenco (Kiev,1911-Milano,1969), come fu sempre chiamato anche se all'anagrafe italiana risultava registrato con il nome Wladimiro Scerbanenko, arrivò definitivamente a Milano (era stato in Italia da neonato) quando già aveva 16 anni, nel 1927.
Costretto dalla miseria ad abbandonare prestissimo gli studi, si diede da fare con mille lavoretti,
dall'operaio al conduttore di ambulanze.
Approdato finalmente nel mondo dell'editoria, iniziò a collaborare con numerose riviste, tra cui noti settimanali
femminili.
Nel 1933 una rivista non molto conosciuta accetta di pubblicare un suo racconto: è l'inizio dello Scerbanenco-narratore ("Notte ultima" su "Rivista di Lecco").
Nel 1933 una rivista non molto conosciuta accetta di pubblicare un suo racconto: è l'inizio dello Scerbanenco-narratore ("Notte ultima" su "Rivista di Lecco").
Del 1935 è il suo primo vero romanzo (Gli uomini in grigio), e da questa data in avanti Scerbanenco sarà uno scrittore estremamente prolifico, con punte di cinque-sei romanzi pubblicati all'anno.
Dopo gli esordi nella letteratura rosa e avventurosa, si avvicinò al genere giallo-poliziesco nel 1940. Fu questo il filone che gli riservò maggiori soddisfazioni, per fama e lettori.
Iniziò a pubblicare per Mondadori, Rizzoli, Garzanti.
Iniziò a pubblicare per Mondadori, Rizzoli, Garzanti.
Negli anni sessanta arriva il grande salto di qualità: i suoi romanzi gialli con protagonista l'investigatore privato dilettante Duca Lamberti, ambientati in una Milano divisa tra il benessere del boom economico e la malavita spregiudicata, toccano alti picchi di vendita. Persino l'industria cinematografica fa di tutto per accaparrarsi i diritti sulle opere, per realizzare pellicole in grado di riempire le sale.
I racconti e i romanzi di questi ultimi anni della sua vita (Scerbanenco morirà prematuramente d'infarto nel 1969, e fu sepolto al cimitero Maggiore, Rep.124-manufatto 5697) sono ambientati a Milano e nelle sue vaste e stranianti periferie, permettendoci di conoscere uno spaccato della metropoli estremamente interessante.
Suggestive le descrizioni di vie invase dalle auto, le piazze centrali come enormi parcheggi, i negozi scintillanti di luci al neon, le periferie con l'attività febbrile delle fabbriche, le corse in auto dei malviventi lungo le alzaie, i sobborghi in piena trasformazione edilizia (Metanopoli, Buccinasco, ecc).
Leggere i suoi romanzi di ambientazione milanese permette di farsi un'idea fedele di come fosse la vita negli anni sessanta a Milano, meglio di qualsiasi documentario dell'epoca.
Ecco i suoi romanzi ambientati a Milano, con protagonista Duca Lamberti, pubblicati dalla Garzanti (e relative copertine delle prime edizioni):
- Venere privata (1966)
- Traditori di tutti (1966)
- I ragazzi del massacro (1968)
Inoltre, a Milano si svolgono moltissimi racconti contenuti in queste due raccolte:
- Milano calibro 9 (1969)
Ma tanti altri suoi racconti e romanzi hanno momenti ambientati a Milano, leggendoli si possono trovare qua e là interessanti descrizioni.
mauro colombo
maurocolombomilano@virgilio.it
luglio 2015
(ult. agg. 3 nov. 2023)