martedì 5 febbraio 2019

La villa Faccanoni-Romeo oggi Clinica Columbus

buonarroti sommaruga villa faccanoni romeo columbus


Percorrendo via Buonarroti verso piazza Giulio Cesare, l'occhio è sicuramente attratto dai tre grattacieli (il terzo è in costruzione) di City Life. Per questo potrebbe passare inosservata la bellissima costruzione liberty occupata dalla clinica Columbus, un po' arretrata e protetta da una fantastica cancellata.
faccanoni Romeo columbus sommaruga milanoLa bella costruzione ha un passato davvero interessante, ed è legata ai più famosi nomi che ruotarono attorno a Milano.
Andiamo con ordine. Nel febbraio 1912 viene depositato in Comune il progetto per la realizzazione di una palazzina ad uso di signorile abitazione, a firma dell'affermato (e a volte discusso) architetto Giuseppe Sommaruga (1867-1917), che sulla stessa via aveva già realizzato un'altra villa (villa Felice Galimberti, poi abbattuta nel secondo dopoguerra).
Il nuovo progetto interessava un terreno di circa 12.000 metri quadri, in una zona di recentissima urbanizzazione, caratterizzata da prezzi abbordabili e quindi ideali per la ricca borghesia desiderosa di farsi costruire importanti ville con giardino (come era accaduto in via XX settembre, ad esempio).
liberty sommaruga vialla faccanoni
G.Sommaruga 
Il committente risulta Luigi Faccanoni (1867-1939), un ingegnere di Sarnico, laureatosi al Politecnico milanese, appartenente ad una conosciuta e agita famiglia di appaltatori e costruttori originari del comune bergamasco. 
La ricca famiglia, forte di importanti appalti anche con la pubblica amministrazione austroungarica (ponti, strade, ferrovie), nel ridente comune bergamasco aveva già fatto progettare al Sommaruga due ville, una commissionata dal padre, l'altra dal fratello di Luigi. Lo stesso Luigi, nel medesimo anno della villa milanese, commissionò al Sommaruga la terza villa familiare a Sarnico, in località Surre.
Sempre a Sarnico, la ricca famiglia commissionò al Sommaruga un imponente mausoleo.
Una felice collaborazione, quella tra i membri della famiglia di costruttori e l'architetto milanese, che ci ha così lasciato belle testimonianze del periodo liberty, o floreale.
Il Sommaruga a Milano aveva già fatto parlare di sè realizzando palazzo Castiglioni, quello su corso Venezia (1903), che appena liberato dalle impalcature il popolo ribattezzò "ca' di ciapp", la casa delle chiappe, a causa delle due statue femminili seminude (di Ernesto Bazzaro) che adornavano il portale d'ingresso. 
Sappiamo che tante furono le critiche (soprattutto di stampo moraleggiante) nei confronti dell'azzardata realizzazione artistica, che le statue vennero infine rimosse e immagazzinate.
Il Sommaruga le recuperò durante il cantiere della villa Faccanoni, ed ebbero così una seconda e più serena vita, incastonate come furono su una facciata laterale (dove ancora oggi si possono vedere).

sommaruga ca di ciapp vialla faccanoni
I lavori in via Buonarroti andarono spediti, tanto che la villa ottenne l'agibilità nell'aprile del 1913. Di quell'anno sono i lavori per la costruzione di alcuni rustici, quali rimesse e stalle (la famiglia ottenne l'autorizzazione per allevare una mucca da latte, per i bisogni della famiglia).
Trascorsi gli infelici anni della prima guerra mondiale, al termine del conflitto la villa fu messa in vendita.
villa faccanoni romeo sommaruga ALFA ROMEO milano
Nicola Romeo

La costruzione interessò e affascinò un industriale da poco arrivato a Milano, l'ingegner Nicola Romeo, un costruttore di automobili napoletano che nel 1915 aveva rilevato l'A.L.F.A. (anonima lombarda fabbrica automobili), trasformandola poi in ALFA-Romeo.
E siccome gli stabilimenti costruttivi erano nella zona del Portello, la villa in vendita apparve quale degna e comoda dimora per il Romeo e la sua numerosa famiglia. L'acquisto risale alla fine del 1918.
Ben presto l'ingegnere e industriale ordinò alcuni lavori edili, in modo da realizzare la portineria, concepita fin dal progetto iniziale ma mai portata a compimento.
La villa sommarughiana rimarrà per soli vent'anni tra le proprietà del Romeo: nel 1938, poco prima di morire, l'industriale cedette villa e giardino all'Istituto missionarie del sacro cuore, che intendeva realizzare una clinica ospedaliera di impronta religiosa.
faccanoni romeo sommaruga columbus via buonarroti
L'edificio fu così affidato, per l'impegnativo progetto di modifica degli interni, a Giò Ponti (che chiese aiuto al chirurgo e cattedratico Mario Donati). Lo scoppio della seconda guerra, e l'esilio forzato di Donati, bloccheranno i lavori, che verranno poi ripresi e completati dopo la fine del conflitto e la cessazione delle leggi razziali.
Nel 1949 venne così inaugurata, finalmente, la clinica Columbus, omonima di quella newyorkese fondata da madre Cabrini alla fine dell'ottocento.
Da allora, la destinazione ospedaliera non è più mutata.

FONTI
Sacerdoti P., Sommaruga, villa Faccanoni Romeo, un capolavoro della maturità, in Italian Liberty.

Mauro Colombo
febbraio 2019
maurocolombomilano@virgilio.it