Qui, attratto dalla passione per i motori, inizia nel 1891 ad importare motociclette del marchio Hildebrand & Wolfmiller.
Ben presto, nel 1902, iniziò in via Lanzone a produrre in proprio biciclete e moto. Il successo avuto con le due ruote lo spinse a tentare una nuova avventura, di maggior respiro.
L'idea era quella, avveneristica, di produrre piccole vetture a due posti spinte da un semplice ed economico motore motociclistico di circa 800 cc.

Lo scopo era quello di conquistare una nuova fetta di mercato: la borghesia milanese.
Nel listino fu inserito un solo modello, da 5,5 HP, che fu costruito in circa duecento esemplari. La carrozzeria era allestita dall'affermata e famosa Castagna di Milano (negli stabilimenti di via della Chiusa), che in quegli anni già collaborava con Benz e Fiat.
Le vendite andarono bene il primo anno, considerando anche il discreto numero di vetture vendute all'estero. Le O.T.A.V. riuscirono anche a dimostrare il loro valore in alcune prove sportive e di resistenza.
Tuttavia, ben presto l'offerta superò la domanda, e la crisi sopraggiunse già alla fine del secondo anno di vita. Nonostante la fusione con la Junior di Torino, la O.T.A.V. cessò l'attività nel 1909.
Sembra che avesse anche tentato, in ultimo, come dimostrerebbero alcune fotografie, di mettere in produzione un secondo modello, questa volta un'automobile di maggiori dimensioni.
Sembra che avesse anche tentato, in ultimo, come dimostrerebbero alcune fotografie, di mettere in produzione un secondo modello, questa volta un'automobile di maggiori dimensioni.

Salvo rinvenimenti fortunosi, ad oggi pare sopravvivano due soli esemplari di vetturetta O.T.A.V., una in Italia ed una all'estero.
mauro colombo