La storia di Milano, i suoi luoghi, i suoi personaggi. Un blog di Mauro Colombo

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lunedì 14 dicembre 2015

La chiesa di san Michele al dosso (piazza sant'Ambrogio)


san michele al dosso sant'ambrogio milano pusterla

Proprio di fronte alla basilica di sant'Ambrogio si trova una chiesetta, la cui facciata è da poco stata ridipinta di giallo, con graziosi elementi in cotto lombardo.
Un tempo, dava anche il nome alla contrada che da lì si dipartiva (dal 1865 la via prese a chiamarsi Lanzone).
Tuttavia, la presenza dell'importante basilica ambrosiana e della omonima pusterla (una delle  porte minori sulla mura medievali), fa sì che pochi si avvedano e si interessino  di questo piccolo edificio religioso.
san michele al dosso  piazza sant'Ambrogio

san michele al dosso sant'ambrogio milano pusterlaSi tratta della chiesa di san Michele al dosso, così detta, appare pacifico, per essere edificata proprio laddove si trovava il dosso, cioè il terrapieno (il terraggio) delle mura cittadine.
Di antichissima fattura, forse longobarda, venne ricostruita ed ingrandita nel 1483 dalle Monache Agostiniane, che accanto vi eressero il loro monastero. Anche se il Giulini parla di Monache Cistercensi (Libro IV delle Memorie spettanti alla storia al governo ed alla descrizione della citta).
Oggi vi si trovano le  Suore Orsoline di San Carlo di Milano.

Internamente, è conservato un interessante affresco: di scuola lombarda del cinquecento l'opera raffigura la Vergine col Bambino circondata da due angeli, che sovrasta il modello della chiesa che gli offerenti vogliono edificare e mettere sotto la protezione di san Michele, a destra e di san Benedetto, a sinistra.
san michele al dosso sant'ambrogio

La chiesa è così presentata nella Descrizione di Milano, di Serviliano Latuada  (Libro 4, n.156), il quale attribuisce l'affresco a Giovanni Predino o Gian Pedrino (forse allievo di Leonardo):

san Michele al dosso, piazza sant'Ambrogio


san michele al dosso petrarcaIn alcuni locali del monastero o della canonica soggiornò Francesco Petrarca, tra il 1353 e il 1358, come peraltro è ricordato da una lapide murata in loco.
Ospita, infine, una copia straordinariamente precisa, di eccellente qualità, della prima versione della Vergine delle Rocce, quella conservata al Louvre. Questa venne dipinta da Francesco Melzi, l'allievo prediletto di Leonardo.

san michele al dosso ambrogio




mauro colombo
dicembre 2015
ultima modifica: gennaio 2019
maurocolombomilano@virgilio.it