Nel 1873 Milano, il cui territorio fino ad allora terminava entro la cinta dei Bastioni spagnoli, annesse il vasto Comune dei Corpi Santi, che circondava la città e che era prevalentemente costituito da quartieri popolari e fabbriche, alcune anche di notevoli dimensioni.
Fu una scelta politica alquanto complicata e sofferta, qui un articolo dedicato.
Un secondo, importante, aumento del territorio comunale si verificò nel primo dopoguerra, in forza del Regio Decreto numero 1912, del 2 settembre 1923 "Aggregazione al comune di Milano di undici comuni contermini".
L'articolo 1 del Decreto stabilì infatti che: "I comuni di Affori, Baggio, Chiaravalle Milanese, Crescenzago, Gorla-Precotto, Greco Milanese, Lambrate, Musocco, Niguarda, Trenno e Vigentino sono riuniti nell’unico comune di Milano".
Nello stesso anno (RD n. 2943 del 1923) contribuirono, meno significativamente, ad ingrandire il Comune di Milano anche i territori di Ronchetto sul naviglio e Lorenteggio, che vennero contestualmente distaccati da Buccinasco e Corsico.
Qualche anno prima, nel 1918, per complesse ragioni amministrative, anche il piccolo comune di Turro era entrato a far parte di Milano.
La Relazione al Re al Regio Decreto di aggregazione motivava così tale decisione:
L’attuale circoscrizione del comune
di Milano, comprendente un territorio di appena 7600 ettari con una
popolazione agglomerata di oltre 700.000 abitanti secondo i risultati
del recente censimento, è causa di grave disagio per l’espansione di
quel grande centro demografico, specie in rapporto al continuo e
rigoglioso sviluppo dei suoi potenti stabilimenti industriali.
Ai
margini della città, traendo vantaggio dalle favorevoli condizioni di
vita offerte dalle sue fiorenti officine, si sono gradualmente
sviluppate le comunità contermini di Baggio, Affori, Chiaravalle
Milanese, Crescenzago, Gorla-Precotto, Greco Milanese, Lambrate,
Musocco, Niguarda, Trenno, Vigentino, mentre, col progressivo
ampliamento edilizio, il comune di Milano si è congiunto ai loro
abitati, con taluno dei quali ha anche in comune delle vie, ed ha dovuto
stabilire nel loro territorio alcuni dei suoi più importanti
stabilimenti e servizi pubblici, come il polisportivo ed i nuovi
impianti ferroviari in Lambrate, il grande collettore della fognatura in
Vigentino, l’ippodromo in Trenno, il cimitero in Musocco, l’Ospedale
dei contagiosi in Affori, l’aerodromo in Baggio, ecc.
Gl’inconvenienti derivanti da tale
situazione per i frequenti contrasti nelle inevitabili interferenze fra
le diverse amministrazioni civiche, la necessità di dare alla città di
Milano un più ampio respiro per la organizzazione dei pubblici servizi
in modo adeguato alle esigenze della sua crescente popolazione,
l’interesse, per i Comuni contermini, di trarre più diretto vantaggio
dalle agevolezze che offre la città con la più completa evoluzione degli
istituti di ogni genere nei quali si esplica l’azione sociale della
pubblica amministrazione, hanno in passato indotto le rappresentanze di
taluni dei suindicati Comuni a chiederne l’aggregazione a quello di
Milano in conformità a quanto si era già fatto per qualche altro piccolo
Comune (recentemente Turro).
Vediamo di seguito il numero di abitanti ed alcune immagini dei Comuni annessi.
AFFORI
Posto a settentrione di Milano, all'epoca dell'annessione aveva 20.000 abitanti. Famosa la Villa Litta.
BAGGIO
Ad occidente di Milano, contava nel 1921 poco più di 6.100 abitanti. In via delle Forze Armate era situato il campo di volo dove Umberto Nobile decollò con il dirigibile Italia verso il polo nord.
CHIARAVALLE M.se
A sud della città, si caratterizza da sempre per la presenza della celebre abbazia cistercense. Era un comune tipicamente agricolo, all'epoca dell'annessione contava poco meno di 5.800 abitanti. Nel 1932 venne scorporato, ormai da Milano, quello che un tempo era il territorio di Poasco e i terreni oltre la ferrovia, che passarono al comune di San Donato.
CRESCENZAGO A nord est, si è sempre giovato del passaggio del naviglio Martesana. Fu annesso quando ormai contava poco più di 7000 abitanti. Il passaggio del naviglio aveva favorito la costruzione di molte ville nobiliari, ancora oggi apprezzabili, quali la Pino, Perovic, Lecchi, De Ponti.
GORLA-PRECOTTO Comuni storicamente distinti, si erano uniti tra loro nel 1920: l'artificioso municipio così nato contava 6.000 abitanti quando venne soppresso per essere definitivamente annesso a Milano. Tristemente famoso, ormai come quartiere, per il tragico bombardamento sulla scuola nel 1944.
GRECO M.se Il popoloso comune aveva già nel 1902 siglato una convenzione con Milano per cedere a quest'ultimo una parte del proprio territorio. Nel 1923, al momento dell'annessione definitiva, contava più di 20.000 abitanti.
LAMBRATE Situato ad oriente di Milano, nell'anno dell'annessione contava poco più di 8.000 abitanti.
MUSOCCO Sito a nord ovest della città, con l'avanzamento della rivoluzione industriale Musocco, per la sua posizione strategica e la facilità di collegamento con il resto della regione, diventa il luogo ideale per la dislocazione di insediamenti industriali.
Fu prescelto da Milano per costruire il nuovo cimitero maggiore, cosa che creò non pochi intoppi burocratici (proprio per non essere il territorio del cimitero nel comune di Milano).
Quando fu annesso a Milano, Musocco portò in dote alla città 15.000 abitanti, compresi gli ex-residenti del comune di Garegnano (dove si trova la Certosa) con il quale si era fuso nel 1869.
NIGUARDA A nord della città, il piccolo comune famoso per la villa Clerici (e successivamente per l'ospedale) contava quasi 8.000 residenti quando fu annesso a Milano.
TRENNO A ovest di Milano, contava nel 1923 circa 7000 anime.
VIGENTINO Posizionato a sud, su importante via di comunicazione (la via Ripamonti), fu annesso quando aveva poco più di 8.000 abitanti.
L'operazione di accorpamento riguardò pertanto 110.000 persone, che, divenendo cittadini milanesi, portarono il Comune di Milano ad avere un totale di 810.000 abitanti.
Bibliografia
Molinari-Visconti: "L’ampliamento del Comune di Milano. Notizie storiche, demografiche ed economiche sull’aggregazione degli undici Comuni finitimi", 1924.
Mauro Colombo
marzo 2016
ultimo aggiornamento: gennaio 2020
maurocolombomilano@virgilio.it
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