Il 7 giugno 1878 una delibera comunale, che in seguito verrà definita da qualcuno "scellerata", decretò se non la morte quantomeno la trasformazione di uno dei luoghi più antichi della città.
Fin dall'epoca del libero Comune, la piazza dei Tribunali era il fulcro della vita cittadina, qui si riunivano il popolo e i reggenti, qui si deliberava e si rendeva giustizia.
Purtroppo la municipalità tardo ottocentesca preferì sacrificare tutto questo per agevolare il transito di diligenze, omnibus e poi tram. Insomma, favorire il transito di veicoli tra il Duomo e il Cordusio.
E pensare che oggi è area pedonale!
E pensare che oggi è area pedonale!
All'antica piazza, che fin dall'origine risultava chiusa come un fortino, il popolo vi accedeva attraverso una delle sei porte (una per ogni sestiere), ogniqualvolta si dovesse riunire presso l'edificio del Broletto Nuovo (oggi conosciuto come palazzo della ragione).
La trasformazione la portò ad essere una piazza attraversata da una larga via, la via Mercanti.
Anche il pozzo, per agevolare il traffico, venne smontato nel 1877, e rimontato, dopo qualche anno, dove lo vediamo adesso.
E il livello della pavimentazione abbassato di almeno mezzo metro (ecco perchè oggi dobbiamo salire per accedere ai portici del palazzo della ragione).
Le sei porte della piazza |
Le sei porte erano chiamate:
1) Porta Nuova o Ferrea, ancora esistente e riconoscibile nel passaggio di Santa
Margherita;
2) Porta Cumana o del Cordusio,
poi demolita, permetteva di raggiungere appunto il Cordusio percorrendo la via dei Fustagnari, e comunicava col sestiere di Porta Comasina;
3) Porta dei Pesci o della Pescheria o di Sant'Ambrogio, poi demolita, era il voltone
che comunicava col sestiere di Porta Orientale (oggi Porta Venezia), si
chiamava così in quanto si trovava in corrispondenza della contrada
della Pescheria Vecchia e metteva in comunicazione Piazza Mercanti verso
Piazza del Duomo. Questa porta caratteristica è stata ripresa in
diversi dipinti (come in quello del Bellotto) e in alcune rare foto di metà '800.
La scomparsa porta di Pescheria verso il Duomo |
4) Porta del Podestà, era il varco per il sestiere
di Porta Romana, sul fianco orientale della piazza, immetteva nella contrada dei Profumieri;
5) Porta Ticinese,
che pare non venisse mai aperta, in quanto non era in comunicazione con una via diretta alla Porta Ticinese;
6) Porta di San Michele al Gallo (attigua alla chiesetta omonima) o Vercellina, anch'essa
esistente e corrisponde all'attuale passaggio delle Scuole Palatine,
aperto su via Orefici.
Verso il Duomo, dopo la demolizione |
mauro colombo
novembre 2017
maurocolombomilano@virgilio.it