La storia di Milano, i suoi luoghi, i suoi personaggi. Un blog di Mauro Colombo

La storia di Milano, i suoi luoghi, i suoi personaggi. Un blog di Mauro Colombo
Anche su Instagram

martedì 22 gennaio 2019

1917: il Trasporto pubblico diventa comunale


tram ATM milano

In piena Grande Guerra, il 1° gennaio 1917, l'esercizio tramviario pubblico passava dalla società Edison all'Ufficio Tramviario Municipale. Più tardi, nel 1931, il sistema verrà razionalizzato dando vita all'Azienda Trasporti Municipalizzati  (A.T.M.).
tram ATM milanoLa Edison passava così al Comune con il seguente patrimonio: 6.520.000 lire in valore di impianti e armamento; 1.800.000 lire in contanti; 4.500.000 lire sul bilancio 1917; 12.800.000 lire da spalmare sui futuri 4 bilanci comunali.
All'epoca del passaggio lo sviluppo dei binari ammontava a 200 chilometri circa, sui quali correvano 571 motrici e 301 rimorchiate in servizio urbano. 
A queste motrici, se ne sommavano altre 45 per i servizi extraurbani, quelli speciali, e quello funebre.
Non tutte queste vetture furono giudicate sicure e in grado di assolvere al servizio pubblico, molte vennero lasciate dunque nei depositi in attesa delle dovute riparazioni.
tram ATM milanoQueste risultarono infatti assai problematiche: innanzitutto a causa dell'enorme numero di uomini mandati al fronte, con conseguente mancanza di manodopera, sia semplice che specializzata (del resto anche i bigliettai, sui tram, erano stati sostituiti dalle bigliettarie fin dall'anno precedente).
In secondo luogo,  si registrò  una forte penuria di materiali e pezzi di ricambio, oltrechè il loro vertiginoso aumento di prezzo: ad esempio, le ruote erano passate da 50 lire a 250 lire al pezzo, il rame da 300 lire a 1.000 lire al quintale.
Ciononostante, il biglietto era e rimase fissato a 10 centesimi, che però raddoppiava per le corse serali, dopo le ore 21.
tram ATM milano
tram ATM milanoNello stesso anno, iniziò a prendere piede la "fermata obbligatoria", che con il tempo andò sostituendo su tutte le linee la antiquata "fermata facoltativa".
Il personale viaggiante ebbe un cospicuo aumento del salario: ben il 20%! (ma si deve tenere conto che durante la guerra il caro vita e l'inflazione erano in forte aumento, almeno del 17%).
Un inizio insomma faticoso e in un contesto storico drammatico: ma ATM da allora ha sempre portato avanti, tra alti e bassi, ed anche in momenti di estrema difficoltà (come dal 1942 al 1945) il proprio compito. 
Con la speranza che possa sempre migliorare il servizio e la soddisfazione dei passeggeri. 

Bibliografia: Il Comune in grigioverde, in Città di Milano n. 11 del 1968

Per la storia dei trasporti pubblici milanesi: clicca qui

Mauro Colombo
gennaio 2019
maurocolombomilano@virgilio.it