
Successivamente, almeno dal 1406, il complesso passa alla famiglia Caimi (nobile famiglia milanese, originaria della Germania, stabilitasi a Milano fin dal secolo XI), grazie alla quale la vasta tenuta raggiunge l'assetto attuale, soprattutto nel corso
del 1700, per poi essere completato e ingrandito nel primo quarto
dell'Ottocento, in concomitanza con l'apertura del naviglio.
I Salterio risiedono da allora continuativamente nella Villa, e
partecipano alla vita e all'amministrazione comunale. A
partire dalla fine '800 intraprendono la realizzazione di opere a
beneficio della collettività: il cimitero (1885), le case operaie
(fine 800), l'asilo infantile (1925), edifici tuttora presenti a Moirago.
Nel Novecento il complesso si è arricchito di ulteriori costruzioni.
L'impianto della vasta tenuta è caratterizzato da una bella villa padronale, porticata,
arretrata rispetto al Naviglio, circondata da edifici per l'attività
agricola: la casa del fattore, le abitazioni dei salariati, la grande
stalla.
Questo edificio è abbellito da sette busti scolpiti in terracotta che
rappresentassero artisti, pittori, giuristi e letterati:
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Tiziano
Vecellio per la pittura ritrattistica profana
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Antonio
Canova per la scultura
-
Cesare
Beccaria per la giurisprudenza
-
Benvenuto
Cellini per l’oreficeria
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Niccolò
Machiavelli per la politica
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Bernardino
Luini per la pittura sacra
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Giuseppe
Parini per la poesia
L'intero borgo agricolo è cinto per due lati da un muro in mattonato, accanto al quale scorre una roggia.
Il lato che si affaccia sulla strada alzaia è invece protetto da una lunga, monumentale, cancellata.
L'impatto visivo è molto scenografico, e negli ultimi anni (dopo decenni di incuria e colpevole abbandono) è stato avviato un importante progetto di salvaguardia e ripristino non solo degli edifici ma anche del valore culturale che il cascinale ha per la zona.
Attualmente lo stallone è aperto al pubblico, trovandovi ospitalità laboratori, sale conferenze, una biblioteca. E' sede del Museo del Gusto.
Attualmente lo stallone è aperto al pubblico, trovandovi ospitalità laboratori, sale conferenze, una biblioteca. E' sede del Museo del Gusto.
I lavori non sono terminati, il progetto dovrebbe portare anche alla realizzazione di una zona residenziale.
Ricordo che la terza conca del naviglio pavese (quindi più vicina a Milano) si caratterizza per la presenza del rudere, un tempo fabbrica, delle Filatures de Schappe.
Ringrazio Andrea Alessandro Pellini per le informazioni contenute nel suo scritto
I
Busti in terracotta di Villa Salterio
Mauro Colombo
maggio 2019
maurocolombomilano@virgilio.it