milanoneisecoli
La storia di Milano, i suoi luoghi, i suoi personaggi, le sue curiosità. Un blog di Mauro Colombo che vi accompagnerà lungo i secoli del grande passato di Milano.
martedì 9 febbraio 2021
I 14 piccoli fiori schiantati in via Lorenteggio
lunedì 7 dicembre 2020
Il quartiere Edison di via Primaticcio
Questo aumento vertiginoso di nuovi palazzoni, prevalentemente nelle periferie che si espandevano a dismisura a scapito di campagne e cascine, accolse in grande misura l'immensa immigrazione dal Sud Italia. Si calcola che nel decennio a cavallo tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta si trasferirono al Nord almeno 10 milioni di abitanti delle zone del Mezzogiorno, spostando la forza lavoro dall'agricoltura all'industria.
Tra i tanti quartieri che andavano crescendo, e tra i tantissimi palazzoni che salivano come funghi, prendiamo come esempio (anche per capire quale aria si respirava all'epoca, e quale entusiasmo circondava il completamento di ogni nuovo complesso edilizio) l'imponente inaugurazione del Quartiere Edison di via Primaticcio (zona Lorenteggio).Domenica 27 marzo 1960, una mattina fresca ma soleggiata, vide radunarsi migliaia di persone e le immancabili autorità cittadine e religiose, in quella periferia appena nata, una zona da poco conquistata alle campagne. Poco distante sorgeva e sorge la cascina Corba, mentre non molto più in là verrà poi abbattuta, per far posto ad altri palazzi, la cascina Arzaga.
Il complesso edilizio tutt'ora esistente è compreso nel triangolo formato dalle vie Primaticcio, san Gimignano, Soderini. La sua realizzazione, costata alcuni anni di lavori nell'ambito del piano INA Casa, fu curata dalla Società Edison, per assegnare moderni alloggi ai propri dipendenti e alle loro famiglie.Come venne raccontato dal quindicinale Notiziario Edison, inviato ai dipendenti del gruppo, sul numero 6 del 31 marzo 1960, il progetto aveva portato alla costruzione di 15 palazzi di sette piani, per un totale di 598 appartamenti. Gli edifici risultavano immersi in un vasto spazio verde solcato da innumerevoli vialetti, e da uno spiazzo centrale a mo' di piazzette. Ad un vertice del tringolo, fu costruito un Asilo d'infanzia oggi comunale.
lunedì 19 ottobre 2020
La quercia di piazza XXIV maggio
Tra le tante curiosità storiche che caratterizzano piazza XXIV maggio (l'antica piazza del mercato, qui un articolo dedicato) non passa certo inosservata la maestosa quercia rossa posizionata quasi all'imbocco di corso san Gottardo.
Oggi questo storico albero si regge in piedi anche grazie ad un esoscheletro in putrelle d'acciaio realizzato a forma di piramide, posizionato nel 2019 da una carpenteria bergamasca, per cercare di aiutare la chioma.
mauro colombo
ottobre 2020
maurocolombomilano@virgilio.it
mercoledì 9 settembre 2020
La Filovia Fiat 2472 carrozzata Viberti, il "Vibertone"
Dopo l'esordio milanese, nel lontanissimo 1906, di una filovia sperimentale all'interno del recinto della Esposizione internazionale, la storia di questo intelligente veicolo ha visto successi e insuccessi, momenti di grande sviluppo e momenti in cui sembrava destinato a sparire.
Se infatti dagli anni '30 il sistema filoviario milanese iniziò ad avere un progressivo sviluppo, con impiego di filobus su molte linee, a partire dagli anni '70 numerose linee filoviarie furono trasformate in autolinee, eliminando la linea aerea.
Oggi, sopravvivono come linee filoviarie esclusivamente la 90-91, la 92 e la 93.
Sicuramente, tra i vari mezzi impiegati durante così tanti decenni (molti Fiat o Alfa Romeo), uno è entrato nel cuore dei cittadini: la filovia Fiat 2472 carrozzata Viberti con apparato elettrico CGE, in gergo chiamata "Vibertone".
Della Fiat sappiamo tutto, della CGE di Milano, in via Tortona (compagnia generale elettricità) abbiamo parlato qui, diciamo qualcosa in più sulla Viberti: nata nel 1922 a Torino, si specializzò da subito in carrozzerie di autobus e filobus per veicoli Fiat, realizzando poi anche rimorchi e semirimorchi per veicoli da trasporto pesante. Passata più volte di mano, entrata nell'orbita di altri gruppi, ha cessato in anni recenti la propria attività.
mercoledì 24 giugno 2020
Dal giardino Serbelloni al palazzo Fidia
Bibliografia
Lanza A., Milano e i suoi palazzi, 1993
Il nuovo uovo quartiere nell'ex-giardino Sola-Busca di Milano, in Rassegna di Architettura, anno III, n. 6, 1931.