Guardando le vecchie foto in bianco e nero che ritraggono, a spasso per Milano, i nostri cari tram, notiamo sempre, o quasi, le pubblicità sui loro tetti.
L'idea di far circolare messaggi pubblicitari sfruttando i mezzi pubblici venne nell'ottocento ad un francese, figlio di un avvocato qui giunto al seguito di Napoleone III.
Fu infatti Fernand du Chène a fondare, nel 1886, un'impresa che permettesse agli industriali di farsi conoscere nel modo più immediato: installando cioè grossi pannelli metallici sugli omnibus e sui tram a cavalli. Sui tetti di questi lentissimi veicoli apparirono così gli "imperiali" o "corone", quasi una ghirlanda festosa che riportava a caratteri cubitali le scritte reclamizzanti ditte, prodotti, giornali, eventi commerciali.
E' la nascita della pubblicità "dinamica".
Con l'introduzione dei primi tram elettrici nel 1893 ad opera della Edison, gli introiti per Fernand aumentano incredibilmente. Gli uffici di rappresentanza si trasferiscono in corso Vittorio Emanuele, e gli affari iniziano ad andare a gonfie vele.
Attraversando tutta la città, dal centro alle periferie e viceversa in direzione radiale e tangenziale, per tutta la durata del giorno e parte della notte, la pubblicità dinamica riesce ad entrare in contatto con un pubblico ampio e trasversale.
Successivamente, vennero introdotti i pannelli interni alle vetture, e persino sui sostegni dove reggersi durante la marcia.
Dopo la seconda guerra mondiale, la società rinasce con il nome di Impresa Generale di Pubblicità. Ancora oggi è ai vertici del settore, e suoi sono le pubblicità e gli allestimenti che circolano su tram, autobus e filovie.
Attraversando
tutta la città, dal centro alle periferie e viceversa in direzione
radiale e tangenziale, per tutta la durata del giorno e parte della
notte, la dinamica esterna entra in contatto con un pubblico ampio e
trasversale.
Attraversando
tutta la città, dal centro alle periferie e viceversa in direzione
radiale e tangenziale, per tutta la durata del giorno e parte della
notte, la dinamica esterna entra in contatto con un pubblico ampio e
trasversale.
Attraversando
tutta la città, dal centro alle periferie e viceversa in direzione
radiale e tangenziale, per tutta la durata del giorno e parte della
notte, la dinamica esterna entra in contatto con un pubblico ampio e
trasversale. Dopo la seconda guerra mondiale la società rinasce come Impresa Generale Pubblicità, e ancora oggi è ai vertici del settore. Il suo motto recita: "Esci con noi e non passerai inosservato".
Mauro Colombo
giugno 2017
maurocolombomilano@virgilio.it
Attraversando
tutta la città, dal centro alle periferie e viceversa in direzione
radiale e tangenziale, per tutta la durata del giorno e parte della
notte, la dinamica esterna entra in contatto con un pubblico ampio e
trasversale.