Dove si incrociano le vie Monte Grappa e Melchiorre Gioia, dove un tempo insomma l'acqua la faceva da padrona, tra Martesana e Redefossi (qui interrato nel 1906) venne costruito, e ancora oggi lo possiamo vedere, l'edificio voluto dal Comitato promotore per le cucine economiche e i forni sociali.
Inaugurato nel 1883 su disegno dell'architetto Luigi Broggi, la piacevole costruzione neoromanica in mattoni e terracotte si trovava proprio accanto al Ponte delle Gabelle, una zona abitata dalle classi più umili e frequentata altresì da operai e manovali.
Offrire un pasto caldo a chi si trovasse in difficiltà era stata fino ad allora prerogativa degli enti ecclesiastici, degli enti pii assistenziali. La fine dell'ottocento, che vede nascere una "questione operaia" , segnerà in questo campo una vera rivoluzione. Ad offrire assistenza, cibo e rifugi sono ora anche le cooperative
sociali, le società di mutuo soccorso, le cooperative di consumo per la
formazione di spacci alimentari.
E l'edificio delle Cucine economiche seppre rispondere egregiamente ai bisogni del sottoproletariato e degli operai.
Mauro Colombo
ottobre 2017
maurocolombomilano@virgilio.it