Una figura professionale scomparsa (salvo rari casi dovuti a lavori o guasti) era quella dell'addetto agli scambi (o deviatoi) posizionati sui binari tranviari.
Lo scambista era equipaggiato con una lunga asta metallica, appuntita, che utilizzava per far scattare il meccanismo del deviatoio, al sopraggiungere di un tram. Era lui insomma che smistava le vetture a seconda della direzione che queste dovevano prendere.
Un lavoratore che il popolo milanese aveva subito ribattezzato "quel de la guggia", proprio perchè il suo arnese somigliava ad una grossa guggia, forma dialettale per indicare l'ago.
Egli passava le giornate (o i turni di lavoro) presso lo scambio assegnatogli, ed interveniva quando arrivava un tram. Ecco perchè, tra un passaggio e l'altro, era solito attendere seduto su una cassa di legno posizionata nei pressi del deviatoio. Lui era sempre lì, sole o pioggia, caldo o freddo. Spesso con l'ombrello, per ripararsi da pioggia o sole.
L'avvento dell'elettrificazione degli scambi lo ha mandato in pensione, salvo appunto, come si diceva all'inizio, in caso di lavori o guasti.
Ho qui raccolto un po' di scatti che lo immortalano, seduto sul suo sgabello.
Ho qui raccolto un po' di scatti che lo immortalano, seduto sul suo sgabello.
febbraio 2017
ultima modifica settembre 2021
maurocolombomilano@virgilio.it