L'attuale piazza Mentana (alla quale si giunge lasciandosi alle spalle il Carrobio per una cinquantina di metri) è caratterizzata dal monumento centrale dedicato ai Martiri della battaglia di Mentana.
A fargli da cornice, due imponenti edifici ottocenteschi votati alla formazione dei giovani: l'ex Istituto tecnico santa Marta (oggi occupato dalla scuola statale secondaria) e la Società di incoraggiamento d'arti e mestieri (1890).
Un tempo la piazza era occupata dai chiostri del monastero di santa Marta (del 1345, anno in cui tale Simona da Casale, per dedicare
la sua vita a Dio, radunò nella propria casa vicino ad una piccola cappella
dedicata a santa Marta altre compagne devote), che per un lungo periodo conservarono l'abbozzato monumento funebre di Gaston de Foix, opera del Bambaia.
Il monastero di santa Marta fu soppresso nel 1798, e i suoi locali divennero sede dal 1844 del Museo di
Storia Naturale (approfondisci), ma finirono con l’essere poi demoliti nel 1861.
Si doveva creare spazio per erigere il Regio istituto tecnico "di Santa Marta", poi Cattaneo, che
per qualche anno diede il nome allo slargo così ricavato (che prima era appunto conosciuto come piazza S. Marta).
Nel 1874 venne indetto un pubblico concorso (non senza polemiche) per realizzare un monumento cittadino che commemorasse i Caduti italiani della battaglia di Mentana (volontari italiani garibaldini contro francesi e pontifici, nel 1867).
Vinse il bozzetto presentato da Luigi Belli.
Il monumento fu concepito come un basamento gradinato su cui si erge uno stretto piedistallo in porfido rosa di Baveno. La statua in marmo bianco raffigura l'Italia nel gesto di porgere la corona di lauro; con la sinistra tiene una lunga spada sfoderata, puntata a terra. Decorato sulle facce laterali con rilievi bronzei raffiguranti la Battaglia di Monterotondo e la Disfatta di Mentana.Una volta realizzato, il monumento trovò degna collocazione proprio nella nuova piazza.
Che finì così, per quanto poco visibile, immortalato nella foto ricordo della giornata di festa.
Infine, la piazza fu dedicata alla battaglia di Mentana, toponimo che
ancora oggi conserva.
Mauro Colombo
maggio 2020
maurocolombomilano@virgilio.it